Premessa: detesto le fanon. Ma Ginny/Draco è quella che avrei accettato, mio malgrado fosse diventata canon.
L'altro giorno ho iniziato a scrivere fanfiction su di loro. Me ne sono venute fuori due, collegate l'una con l'altra.Sono graditi commenti...!Primo capitolo : è stato solo un gioco.Il lago nero era se possibile più inquietante di sempre. Ginny sapeva che l’avrebbe trovato lì. E infatti, eccolo: Draco Malfoy, seduto sul bordo del lago, con lo sguardo assente, evidentemente impegnato in pensieri più grandi di lui.
La ragazza avanzava lentamente rabbrividendo. Quel giorno era proprio freddo, la nebbia impediva di vedere al di là del proprio naso. I suoi capelli rossi erano umidi e leggermente mossi, la sua espressione era rigida, impassibile.
Gli arrivò da dietro e gli battè una mano sulla spalla.
Draco si voltò di scatto.
<<piccola Weasley>>l’apostrofò lui, fingendo un inchino.
<<malfoy>>rispose lei, glaciale<<quando la finirai di prendere in giro Harry e Ron?>>
<<quando mi andrà di farlo>>rispose lui, tornando a guardare l’acqua.
<<È bene per te che la voglia di farlo passi presto>>
<<cos’è una minaccia?>>domandò Draco. Pareva divertito.
<<per ora no. Ma potrebbe diventarlo…>>rispose Ginny.
Il ragazzo con una mano indicò un posto accanto a lui. La rossa si mise a sedere.
<<cosa mi fai se continuo?>>chiese lui, avvicinandosi.
<<non esiste solo la magia>>
<<e con cosa vorresti punirmi? Con storie false di te…E me? Sai che Potter ti lascierebbe all’istante, quindi la cosa va a discapito tuo!>> rise Draco.
<<non se lo informo>>ribattè Ginny.
<<e se non ti credesse?>>
La ragazza si avvicinò fino a toccare quasi il naso di Malfoy col suo e fissandolo negli occhi grigi. Senza volerlo si ritrovò a chiedersi quando diavolo fosse bello.
<<in un rapporto a due la fiducia è alla base di tutto>>rispose, ma il tono di voce non era deciso come lo avrebbe voluto.
<<cosa c’è, piccola Weasley?>>chiese sorridendo Draco<<hai paura di guardarmi negli occhi per più di un minuto?>>
<<assolutamente no>>. Di nuovo la sua voce era incerta.
<<e se faccio così, non ti ritrai?>>chiese di nuovo Malfoy. Poi con la mano destra le sfiorò il collo, ed abbassò la faccia fino a baciarglielo.
Ginny si sentì terribilmente in colpa, però non riuscì a scostarsi. Quei baci la stavano facendo impazzire.
<<no…Evidentemente, no. Brava piccola Weasley>>commentò Draco.
Stettero così per qualche minuto. Anche il biondo pareva apprezzare la pelle morbida e profumata di Ginny.
Poi alzò la testa, fissando gli occhi marroni della ragazza. Quasi in un riflesso condizionato, si sporse in avanti a la baciò. Quando si rese conto di cosa stava facendo, si sorprese che lei fosse ancora lì.
Anche Ginny si meravigliò di sé stessa. Ma non ce la faceva a smettere di baciarlo…Gli strinse il collo diafano, baciandolo con più passione. Lo fece sdraiare, e gli andò sopra, continuando.
Il tempo pareva andare a rallentatore. Draco si rialzò gettando Ginny da un lato con un gesto sgarbato.
<
>la prese in giro.
La rossa lo fulminò con lo sguardo.
<<È stato solo un gioco>>rispose Ginny, alzandosi e ripulendosi un po’, per lasciarlo lì da solo, mentre la guardava andare via ancheggiando.
Capitolo due: Un nuovo incontro.
Ginny era piena di sensi di colpa per avere baciato Malfoy. Ma sinceramente, le era piaciuto tantissimo, e quando Harry le andava a fare le coccole adesso le dava quasi fastidio. Solo che era stata sgarbata con Draco, gli aveva detto che era stato solo un gioco. Senza contare il fatto che lui non avrebbe certo guardato una “traditrice del sangue puro”, come definivano tutti i purosangue ogni singolo membro della famiglia Weasley.
Il bel biondo continuava a entrare nei suoi sogni, il più delle volte anche senza maglietta, mostrando il petto nudo e muscoloso. Ginny adorava i suoi occhi grigi.
Ogni volta che lo incrociava per sbaglio in corridoio, lo guardava senza farsi vedere e arrossiva come non faceva da tempo. Le veniva voglia di saltargli in braccio.
Non aveva rivelato nemmeno ad Hermione il suo segreto. Gli unici a saperlo erano i diretti interessati, a meno che Draco non avesse informato qualcun altro.
La ragazza aveva un caldo terribile quel giorno, cosa che faceva risultare la lezione di pozioni ancora più insopportabile.
Mentre era quasi addormentata sul banco, Draco entrò a passo svelto. Sussurrò qualcosa all’orecchio di Piton e tornò indietro. Ma si fermò tre passi prima dell’uscita. Aprì la mano così velocemente che solo Ginny, che lo stava fissando, se ne accorse.
Le arrivò all’orecchio un fruscio, e sulla sua pancia si fermò qualcosa. Abbassò lo sguardo cercando di non farsi vedere dal professore. Un piccolo origamo a forma di ranocchia era scarabocchiato all’interno.
La rossa faticò un po’ ad aprirlo, dato che si muoveva ogni volta che le sue dita sottili lo tastavano. Quando lo aprì, rimase di stucco. La grafia di Draco fu riconoscibile a prima vista. Il biglietto la invitava ad andare di nuovo al lago nero quel pomeriggio al tramonto.
Ginny cercò di togliersi dalla testa l’idea di accettare quell’invito, ma non ci riuscì. Quando il sole iniziò a calare, i suoi piedi quasi si mossero da soli e la portarono fino al lago.
Stavolta Malfoy non aveva lo sguardo assente e perso nel vuoto, la fissava.
La ragazza si sentì osservata, ma non le diede fastidio.
<<piccola Weasley>>la salutò.
<<malfoy>>rispose lei cercando di mostrarsi acida.
<<ti sarai chiesta il perché di quest’incontro>>domandò Draco.
<<certo>>ribattè Ginny.
<<volevo chiederti scusa>>anunciò Draco. Ma nel suo volto diafano e appuntito non c’era un briciolo di risentimento. Mostrava un ghigno. Il suo scopo era solo far innervosire la giovane Weasley.
<<sai una cosa Draco?>>chiese lei, in tono di sfida, avvicinandosi pericolosamente al giovane.
<<dimmi tutto>>
<<non credo affatto che tu mi abbia chiamato per chiedere scusa>>rispose Ginny.
<<e per quale…>>provò a parlare Draco, ma la rossa non lo fece finire. Gli teppò la bocca con un bacio appassionante, da togliere il respiro.
Quando si staccò le sue guance erano leggermente arrossate.
Draco si pulì le labbra con la manica.
<<non saresti male, se non frequentassi gente come Potter e la stupida mezzosangue. Se tu fossi nata addirittura in un’altra famiglia, ti sposerei al volo>>le disse Malfoy, punzecchiandola.
<<non mi interessano le tue proposte di matrimoni e fidanzamenti, Draco>>rispose Ginny, pronta<<ha un modo piacevole di baciare, e fisicamente sei attraente. Questo mi basta per divertirmi con te>>
E senza dargli il tempo di replicare, se ne andò, con la borsa di pelle che le batteva contro un fianco.
Se sarò ispirata e se questi due capitoli piaceranno forse scriverò ancora..